venerdì 27 aprile 2012

PREMIO LETTERARIO PROVINCIA DI BARI



Prima edizione del “Premio letterario per la poesia Provincia di Bari”: vincono ex equo “Nuvole di pietra” di Rosalba Fantastico e “Lontano da ieri” di Primo Leone

“Nuvole di pietra” di Rosalba Fantastico (Editrice Schena) e “Lontano da ieri” di Primo Leone (Secop Editore) sono i vincitori ex equo della prima edizione del “Premio letterario per la poesia - Provincia di Bari” promosso dalla Commissione Pubblica Istruzione, presieduta dal consigliere Nicola De Matteo.
Si tratta della conclusione di un progetto didattico di educazione alla lettura, portato avanti dalla stessa Commissione d’intesa con l’A.P.E. (Associazione Pugliese Editori) e sette istituti superiori della provincia di Bari (Liceo Scientifico “Scacchi”, Liceo Classico “O.Flacco” di Bari, ITC Calamandrei di Bari – Carbonara, Istituto Professionale “Tandoi” di Corato, Liceo Linguistico “Bianchi Dottula” di Bari, Liceo Classico “G. Tarantino” di Gravina in Puglia e ITC “De Viti De Marco” di Triggiano).
Nel corso della cerimonia, che ha visto la partecipazione di circa settanti studenti, sono stati votati otto testi in gara messi a disposizione dall’A.P.E..
A contendersi la palma della vittoria, fino all’ultimo minuto, sono stati i testi degli scrittori Fantastico e Leone con 26 voti a testa. Terzo classificato con 8 voti è stato “Atomi” di Bartolomeo Smaldone (Edizioni Gelsorosso) e al quarto posto con 6 voti si è piazzato “E nei tarocchi” di Giulia Poli Di Santo (Besa Editrice). Renato Russo ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria Tecnica per la pubblicazione “Paesaggi dell’Anima” (Editrice Rotas).
I vincitori sono stati premiati dal Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli e da Daniele Giancane, coordinatore dei poeti de “La Vallisa”.
Un premio speciale è andato alla poetessa Anna Santoliquido per i suoi 30 anni di attività letteraria.





giovedì 26 aprile 2012

Lama Balice: paradiso per farfalle e orchidee






le foto sono di Pietro Giulio Pantaleo


Ophrys sphegodea scoperta da Pietro Giulio Pantaleo
e fotografata da Alfonso Lacalamita
Orchis paplilionacea L. scoperta da Pietro Giulio  Pantaleo
e fotografata da Alfonso Lacalamita 


lunedì 23 aprile 2012

Verbasco e Baligo... noi non siamo buoni da mangiare


Il Centro d'Arte 89 - Arte e Natura, con il Patrocinio del Comune di Bari e della Provincia di Bari, indice ed organizza il Primo corso per il riconoscimento delle erbe eduli spontanee per uso alimentare, condotto da docenti universitari e con lezioni in aula e sul campo.
Raccogliere le erbe spontanee da cucinare è diventata un'attività ricorrente in molte regioni d'Italia, e ce ne sono diverse diffuse in territori anche lontani tra essi che cambiano il nome locale per effetto dei dialetti e delle tradizioni gastronomiche. Ma accade anche che nella stessa specie ci sia differenza tra quelle buone da mangiare e quelle no. La realizzazione di un corso diventa fondamentale proprio per evitare che improvvisati raccoglitori possano imbattersi in tipi di erbe dalle proprietà tossiche o irritanti, con gravi conseguenze per la salute. Per la completa realizzazione del progetto il Centro d'Arte 89 ha raggiunto un accordo con l'ing. Agnello Scura, Dirigente dell'Istituto Superiore Majorana, per svolgere in aula lezioni strettamente legate alla natura del programma, sia di botanica che gastronomiche, utilizzando le aule dell'Alberghiero e i laboratori di analisi della sede di Via Nazionale a Palese, fiore all'occhiello del nostro territorio, nel quale sono presenti apparecchiature scientifiche all'avanguardia.  
Le iscrizioni sono aperte e si possono effettuare anche via email a centrodarteottantanove@gmail.com mentre per informazioni si può telefonare al 320.5775582

A fondo pagina due immagini di erbe che potreste aver incontrato andando per cicorielle. Sapreste contribuire con il nome locale?


Verbasco

Baligo




le foto sono di Pietro Giulio Pantaleo


Palese sotto la neve...

 Come appariva il paesaggio nel mese di aprile di qualche anno fa. 













Foto di Peppino Saracino


domenica 22 aprile 2012

Un blog io me lo immagino così...

anche se potersi guardare e ascoltarsi sarebbe sempre il modo migliore, più che un socialnetwork dove tutti sono amici e magari molti non li conosci proprio, un blog io me lo immagino come un salotto dove ci si incontra per parlare. Un giorno a casa mia, un altro a casa di Nicola, poi a casa di Enrico, e poi così via...accomunati dalla passione per la cultura, il teatro, il cinema, l'arte, la natura, il cibo. E magari poi si decide di incontrarsi realmente intorno ad un tavolo ad assaporare un bel bicchiere di vino rosso e ad assaggiare una frittata di asparagi!!






sabato 21 aprile 2012

Pupa è il termine ...

La Crisalide o Pupa è il passaggio intermedio per la trasformazione da bruco a farfalla:



foto di Pietro Giulio Pantaleo

uno degli esseri viventi più diffusi sul pianeta con oltre 165.000 esemplari di rara bellezza. Un essere vivente leggerissimo eppure si dice che un loro battito d'ali può creare un onda d'urto percepibile dall'altro capo del mondo!! BUTTERFLY EFFECT: sarà vero?



foto di Pietro Giulio Pantaleo

I ragazzi dell'Associazione Polyxena di Conversano da anni studiano il comportamento dei lepidotteri nel Parco regionale Orientato dei laghi di Conversano e della Gravina di Monsignore, istituito con legge regionale nel 2006. Tutti esperti in campo biologico, botanico e naturalistico, hanno condotto studi sul ciclo vitale nel territorio di Conversano censendo diversi esemplari. In questi giorni, 20, 21 e 22 aprile stanno coordinando il primo corso di Osservazione delle Farfalle, a cui anche noi del Centro d'Arte 89, equipaggiati con l'apposito retino, abbiamo aderito per apprendere tecniche di riconoscimento per poi monitorare il territorio della Lama Balice. Nel suo ciclo vitale che ha una durata minima di due/tre settimane, la farfalla si accoppia, deposita le uova e muore. A seconda delle specie vi sono farfalle che hanno una sola generazione all'anno, altre due generazioni, altre anche quattro. Ciò significa che per osservarle ci si deve armare di pazienza. Da marzo a ottobre non deve mancare il monitoraggio del territorio. Ogni farfalla in genere non viaggia molto e ama starsene insieme alle altre della sua specie in un'area di circa 300 mq anche per motivi alimentari. Infatti si può circoscrivere un'area e trovare alcune farfalle soltanto conoscendo il suo cibo preferito!! Cespugli, arbusti, graminacee, erbe. Ad ogni specie di farfalle corrisponde un alimento. E da ciò che mangiano può dipendere anche la loro colorazione. In genere quelle colorate di azzurro non sono considerate appetibili dai predatori perchè si cibano di sostanze tossiche. Qui di seguito alcune immagini relative alla "cattura" effettuata nel bosco della Torre di Castiglione e intorno al lago/stagno di Chienna, sempre nel comune di Conversano. Vi prometto che a breve potrete godere di altre immagini. E vi svelerò cos'è IMAGO     








foto di Pietro Giulio Pantaleo

lunedì 16 aprile 2012

Un lago là dove c'era un tempo la Grotta di Sant'Angelo

In queste foto sotto le splendidi immagini del Lago di "Sant'Angelo di Cammarata" intitolato così da me perché lo ritengo un atto dovuto in ricordo della Grotta-chiesetta rupestre, attribuita ai monaci basiliani, in cui furono trovati affreschi e sgretolatasi sotto l'effetto delle attività estrattive della cava.





Lago di Sant'Angelo di Cammarata
Foto di Onofrio Pinto
Domenica mattina 15 aprile sfidando le intemperie, Onofrio, Peppino, Alfonso  ed io armati di macchine fotografiche medioprofessionali, abbiamo effettuato un accurato percorso alla ricerca di specie vegetali da catalogare e abbiamo individuato con nostra grande soddisfazione la presenza di due specie di orchidee mediterranee piuttosto rare nella nostra area protetta: la Cimicina (almeno io credo che lo sia!!) e la Ofride piccola e/o pugliese.


Foto di Alfonso Lacalamita

Foto di Alfonso Lacalamita
Quasi estinte a causa delle irrorazioni di pesticidi, degli scarichi fognari civili e industriali e dell'attività estrattiva delle due cave ivi presenti e non ancora bonificate. La nostra Associazione che da tempo ha avviato molteplici attività per sensibilizzare il cittadino e le autorità ad una maggiore attenzione verso la conservazione del paesaggio e la salvaguardia delle specie vegetali e animali, si propone di avviare sotto il Patrocinio dell'Assessorato "Tutela dell'Ambiente" del Comune di Bari, della Provincia e del Comune di Bitonto, componenti dell'Ente Parco istituito con L.R. n. 15/2007, un progetto che mira alla catalogazione di tutte le specie che dimorano nell'area ricadente nel perimetro così come indicato dalla Regione Puglia. 
Alcune catalogazioni in realtà esistono ma sono tutte risalenti a tempi addietro quando il Comune di Bari e la Regione Puglia furono i promotori di leggi di istituzione con altre denominazioni: L.R. n.21 del 24/03/1980 "Parco Naturale Attrezzato della città di Bari"; DPGR 14/07/1992 n. 352 "Parco Naturale in località Lama Balice" per giungere fino al 1997 per trovare il territorio della Lama Balice, solo una parte dell'attuale perimetrazione, tra le Aree Protette regionali censito nel circuito europeo Natura 2000 ma non ancora riconosciuto come Habitat secondo la Direttiva 92/43/CEE, strumento individuato dalla Commissione per assicurare la salvaguardia delle diversità biologiche. A questo dovrà pervenire l'Ente Parco con appositi studi. Nel primo decennio del 2000 questo territorio diviene contesa per lottizzazioni e non si capisce bene come mai il Comune di Bari dapprima tendeva a valorizzare quest'area e poi concedeva il Permesso di Costruire (altre amministrazioni e questa è un'altra storia!!). Ci auguriamo che dopo questi scempi edilizi e le concessioni per le attività estrattive, su questa area giunga finalmente la pace e quel silenzio che consentirebbero alla fauna di tornare a dimorare e alla flora di riprendere possesso del proprio territorio, e che finalmente si rispettino tutti gli obiettivi della Legge.
E che la notizia sulla progettazione del "teatro di orfeo" nell'ottica del riuso e della riqualificazione dei siti estrattivi resti uno dei tanti progetti chiusi nel cassetto. La sua realizzazione non può essere considerata come indispensabile per il riassetto del paesaggio e come offerta culturale a ridosso di quartieri periferici abbandonati ed emarginati, trattasi in realtà di una mera operazione economica. Questo progetto richiama alle nostre orecchie e ai nostri occhi l'opera devastante delle cave che con le loro attività (rumorose, estrattive, esplosive) hanno bruciato specie vegetali anche rare e autoctone, allontanato in modo irreversibile uccelli migratori come gli aironi, i cavalieri d'italia. Il Parco Regionale Naturale di Lama Balice è stato istituito per essere una oasi per le biodiversità, una ricchezza da custodire gelosamente. La Convenzione sulla Diversità Biologica firmata a Rio de Janeiro nel 1992, ratificata dall'Italia con legge 124/1994, ha come scopo la conservazione della diversità biologica, l'uso sostenibile delle sue componenti e la ripartizione giusta ed equa dei vantaggi. Le lame sono tutelate dallo Stato già con D.M. 1 agosto 1985 ed in particolare ritenute di Interesse Pubblico quelle ad ovest e a sudest di Bari, confermato dal Consiglio nazionale per i Beni Culturali e Ambientali e pubblicato sulla G.U. n. 234/99 oltre ad essere salvaguardate dal PUTT/P e dal PPTR. 
Il progetto di censimento e catalogazione intende fare il punto dell'attuale situazione, consapevoli che l'Ente Parco ed ogni singolo componente, difenderanno con ogni strumento e mezzo il perseguimento di quegli obiettivi di riqualificazione, valorizzazione, salvaguardia e tutela del paesaggio con tutte le sue caratteristiche geomorfologiche, idrogeologiche, naturali, per la conservazione delle valenze ecologiche forestali, per la ricostituzione del patrimonio vegetale esistente e risarcimento delle piante danneggiate, per favorire il ripopolamento delle specie autoctone.  La conservazione della biodiversità consente il riattivarsi di quel ciclo vitale che la natura ha difeso per millenni e che l'uomo in pochissimi decenni ha alterato o distrutto. Il nostro progetto potrebbe rilevarsi abbastanza importante perchè puntualizza lo stato di conservazione delle specie, per comprendere quali interventi sono necessari, per aumentare il livello di consapevolezza e di sensibilizzazione pubblica, quest'ultima secondo noi riferita sia al Cittadino che alle Amministrazioni. In questo laghetto formatosi con le acque piovane e ipogee abbiamo notato migliaia di girini e tutto intorno una vegetazione dai colori splendenti. Un silenzio arricchito dai cinquettii e dal fruscìo degli arbusti. Un senso di pace e tranquillità lontano dai rumori e dall'inquinamento della città.



Foto di Onofrio Pinto