lunedì 30 giugno 2014

Lama Balice: passata la bufera facciamo una passeggiata...

E' passata una settimana e abbiamo 
raccolto immagini e filmati. 
Il torrente Tiflis si racconta che abbia avuto la sua sorgente nelle murge ruvesi, c'è chi dice che ha avuto i "natali" tra Ruvo di P. e Bitonto. C'è di fatto che coloro tra i viventi che lo hanno visto scendere impetuoso fino all'Adriatico sono rimasti in pochi.
L'ultima piena abbondante è avvenuta nella metà degli anni '50 e me lo raccontava l'amico Feluccio, proprietario di alcuni ettari di terreno coltivato.
Negli ultimi due anni io ho assistito personalmente alle piogge insistenti come agli inizi di dicembre 2013.
Già in quei giorni di acqua ne venne giù tanta facendo danni e lasciando dietro di sè stravolgimenti, di cui abbiamo mostrato immagini. Stravolgimenti del paesaggio abbondantemente superati dalle piogge di questa metà di giugno. Abbiamo già mostrate alcune foto di una zona ristretta dell'area protetta (lato cave), con questo post ve ne sottopiamo un'altra, a ridosso del vecchio ponte in pietra: scenario completamente cambiato che resterà tale per molti anni se non ci mette mano l'uomo.

(foto di Giuseppe Diliso - in fondo si intravede il viadotto per Zona Industriale)

(foto di Giuseppe Diliso - in fondo sul lato dx si intravede Villa Framarino)

Le foto seguenti sono di Pietro Giulio Pantaleo




























martedì 24 giugno 2014

Lama Balice: la quieta dopo la tempesta. Riflessioni

    





                   


La Natura deve fare il suo corso e in territori come il nostro l'unico intervento risulta essere la rinaturalizzazione. Ben vengano progettazioni di sentieristica e cartellonistica, che alla luce di quest'ultima piena d'acqua, devono tener conto della forza e della velocità con cui le piogge cadono e allagano. Quel che è accaduto il 17 giugno e nei giorni successivi io non la ricordo. Dai racconti del mio amico Raffaele, citati nei precedenti post, una piena così risale tra la fine degli anni '50 e i primi del '60. 
In quegli anni furono travolti raccolti di verdure e allevamenti di mucche, cavalli e pecore. 
Questi animali furono visti trascinare dalla corrente, impetuosa e abbondante. 
E' un errore dare per scontato che i tempi sono cambiati e che qui da noi non può più accadere. Nella redazione del Piano Territoriale bisognerebbe prendere in considerazione quanto accaduto e tenerne in dovuta considerazione.