venerdì 18 gennaio 2019

Cosa bolle in ... lama balice?



Mi sarebbe piaciuto, dopo tanti mesi di aspettative, aggiungere delle buone notizie in merito alla valorizzazione e naturalizzazione di alcune zone del parco, ahimè nulla si muove. Si sta diffondendo la consapevolezza che alle istituzioni principali, Città Metropolitana e Comune di Bari, interessi frenare gli entusiasmi delle singole persone, che come me esplorano l'area per aggiornare le scoperte, e di alcuni proprietari che vorrebbero abbellire il proprio patrimonio di terreni, nonché di alcune associazioni che operano nel territorio. Di esempi se ne possono fare ma come si dice "non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire" e non servirebbe a nulla. In me è forte la convinzione che la compagnia degli ignavi si arricchisce ogni giorno che passa. Dapprima pensavo fosse l'ex sindaco di Bari ma poi anche chi lo ha succeduto non è da meno. La rabbia si accentua se poi si osservano tutti gli amministratori del bene comune, della passata e attuale amministrazione: nessuno che ha alzato il dito o la mano per dire "Ehi ma cosa si fa al Parco di Lama Balice? Chi lo gestisce? Chi lo frequenta? Si possono attingere fondi per valorizzarlo, rinaturalizzarlo?" Silenzio tombale..come se questo territorio non esistesse !!
Poi ci si mettono i funzionari, direi malfunzionanti o funzionanti a comando, che hanno seguito i migliori corsi di alta formazione per rallentare le procedure, complicare quelle semplici, sbagliare gli atti amministrativi, rinviare, rinviare, rinviare e volersi parare il culo. Boh !!
Non si sa se avranno finito di affidare incarichi ai soliti noti per aggiornare progetti iniziati nel 1996 riguardanti il miglioramento della Lama ancor prima che venisse istituito il Parco con la legge regionale: planimetrie, fotografie, relazioni del nulla pagati a suon di euri..tanto ci sono gli atti che parlano e un giorno a qualcuno gli verrà di fare l'accesso agli atti per saperne di più e chiedere chiarimenti...a chi?


Non certo a queste brave persone che amano questo territorio e per esso hanno impegnato molto del loro tempo libero con la speranza che il domani sia portatore di buone prassi. Loro lo fanno per affetto verso la natura..