Lama Balice è sicuramente il polmone verde di una città ma è anche la location ideale.
Nel giro di pochi chilometri si passa dal frastuono assordante del traffico e dallo smog ad un’oasi di verde e silenzio - questa è Lama Balice - passeggiando per i suoi stretti sentieri si odono solo il cinguettio degli uccelli e il rumore del vento che accarezza l’erba e un sole caldo ti avvolge, regalando una serenità ai baresi e non, che solo quel luogo può dare.
Nei primi anni ’80 con una cinepresa Canon 8mm ho girato i primi corti della mia vita, approfittando delle grotte naturali e delle pendici scoscese - un ricordo che mi fa ancora sorridere - ”Gli uomini primitivi”.
Poi sono diventato grande e sempre più attratto da questa lama, che ferisce la mia terra da tempi immemorabili, ho girato nel 1997 il documentario “Trappetum” a cura del Centro d’Arte ’89 diretto da Pietro Giulio Pantaleo.
Nel 2002 ho ambientato alcune scene del mio primo film, proprio nel letto del torrente Tiflis che scorre nel fondo della lama: ”All’alba saliremo il monte”, scritto con Antonio Garofalo e Rocco Turso è un lungometraggio ambientato nel 1950 che narra dei pellegrinaggi, che i fedeli di Terra di Bari, facevano con traini e biciclette alla volta di Monte Sant’Angelo sul Gargano per visitare la grotta di San Michele Arcangelo.
Senza nessuno sforzo la natura con i suoi colori e la sua magica luce ci ha regalato un’ atmosfera ed una fotografia cinematografica unica ed irripetibile.
Ogni inquadratura ricordava i quadri dei Macchiaioli, come Telemaco Signorini e Giuseppe Abbati e di questo me sono accorto solo quando ho visto la sera le immagini girate.
Nel film gli attori Giuseppe Favia, Mariolina De Fano, Beppe Barra, Gianni Serena, Lucrezia Amoruso e Mario Mancini.
Nel 2003 ho ambientato il corto religioso sociale contro la pena capitale dal titolo “Perdono” scritto con Antonio Garofalo, Luca Vessio e Giuseppe Piscopo ottenendo il Patrocinio di “Nessuno Tocchi Caino” ed il sostegno di Elisabetta Zamparutti.
Nel 2004 ho girato sui costoni di Lama Balice la scena del film “Nicola, lì dove sorge il sole” ambientata a Mira in Licia (odierna Turchia), la macchina da presa gira le scene di un folto gruppo di marinai e mercanti che si recano alla tomba del Santo taumaturgo, per traslarne le spoglie.
Nel 2007, sempre nella lama, ho girato con Vessio e Garofalo, il corto religioso “Pax Vobis” sulla figura di San Francesco.
Infine nel 2010 ho ambientato la favola “Il villaggio dell’amicizia” con i costumi di Francesca Mesto che ha vestito i piccoli attori: la favola televisiva è stata realizzata a favore dell’Agebeo e Amici di Vincenzo Onlus (associazione genitori bambini emato oncologici).
Insomma per farla breve, Lama Balice si puo’ girare sia a piedi che con la cinepresa, però mai aggirarla!
Vito Giuss Potenza