2009 - 20013
Ieri e oggi: storie di vita in Lama Balice
Un evento
voluto dall'Associazione Centro d'Arte 89 per festeggiare 5 anni di attività
dal 2009 ad oggi intorno all’evento “Naturalmente suoni, colori e sapori...nel
Parco di Lama Balice” frutto di una intuizione di Pietro Giulio Pantaleo per
attrarre attenzione sul territorio, e sostenuto da giugno 2012 dal Movimento
Naturalistico Pro Lama Balice di Ferdinando Atlante. Tanti i partecipanti e tutti
interessati al bene comune del Parco Regionale Naturale, istituito con la legge n. 15/2007. Ieri pomeriggio
ci siamo recati in uno dei suggestivi posti del Parco per raccontare e
ascoltarne storie a tutto tondo.
Diversi gli interventi: il
professore e scrittore Peter Zeller, che ha soggiornato per molti anni a Santo
Spirito (Ba), ha raccontato del suo bisnonno
Vincenzo de Romita, naturalista le cui ricerche e testimonianze sono custodite
nei musei universitari della provincia di Bari, degno di citazione lo studio
sui volatili nelle zone costiere e umide della città di Bari, di cui ci piace
ricordare, il pollo sultano. La sua pubblicazione Materiali per una fauna barese fu premiata all'Esposizione Universale di Parigi del 1900 con la medaglia d’oro. Il Presidente di Legambiente Bari, Gianfranco Algeri ha aggiornato
sulla situazione ambientale confermando la piena disponibilità a sostenere le
associazioni, partendo da iniziative di grande spessore fino ad arrivare ad
episodi come quello di salvare "Peppino" un pino secolare a Palese. Lo storico Sergio
Chiaffarrata studioso della storia di Puglia e grande conoscitore degli ipogei,
ha parlato dei diversi insediamenti neolitici presenti in terra di Bari. Il geologo, speleologo e
paleontologo Marco Petruzzelli, “corteggiato” da molte redazioni scientifiche, con i suoi studi sulle presenze di dinosauri,
profondo conoscitore ed estimatore di tutte le presenze rilevate in Puglia,
compresi i blocchi trovati nel porto di Bari, di Santo Spirito e Giovinazzo,
che lasciano presupporre la provenienza dalle numerose cave della provincia di
Bari. Vito Giuss Potenza regista e anch’egli storico ha deliziato i presenti con
vari racconti di vita vissuta confluiti, poi, nei suoi numerosi documentari e cortometraggi,
aventi come location Lama Balice, per i quali ha ottenuto dei riconoscimenti.
Una breve sosta per l’arch. Eugenio Lombardi per parlarci dell’Ecomuseo del
Nordbarese. Il chimico Vincenzo Dexter De Leo appassionato conoscitore delle
orchidee spontanee. Eva Signorile giornalista di Barinedita, testata
giornalistica attenta in principal modo alle tematiche ambientali.
Ferdinando Atlante ha parlato dell'avifauna presente nel Parco e delle varie problematiche che ancora oggi l’Assemblea del Parco non ha affrontato, come la riqualificazione e rinaturalizzazione delle cave, la riperimetrazione per far rientrare la chiesetta dell'Annunziata, l'importanza dell'acqua che se fosse sempre presente, almeno nei mesi invernali e primaverili, faciliterebbe la Biodiversità aumentando le varietà di specie di fauna e flora, portando il livello di importanza e conoscenza del Parco oltre i confini nazionali, sì, ma a disposizione di molti cittadini a meno di 10 kilometri da Bari Città Metropolitana, da Bitonto, da Modugno.
Pietro Giulio Pantaleo, ha moderato i vari interventi, veterano del Parco di Lama Balice da più di vent'anni, strenuo combattente ha contribuito molto alla divulgazione di informazioni e ha attratto molte persone per monitorare il territorio che oggi pian piano ricomincia a risplendere. Ha evidenziato le numerose richieste di collaborazione ricevute in questi anni, dal 2009 al 2013, e ha ringraziato tra i presenti la nuova compagine associativa, arricchitasi di esperti in biologia, ortobotanica, birdwatchers, ingegneria, gastronomia, scienze naturali e geologia.
Molto entusiasmante è stato l’intervento della poetessa Rosaria Zonno, con una poesia in dialetto barese sullo specchio e un breve racconto sul carrubo. Evidentemente non è stato un caso se poi ci siamo fermati sotto un bell’esemplare giovane di Ceratonia siliqua l., affianco ad un Pagliaio, tipico rifugio usato dai contadini del Parco.
E per finire la merenda del contadino preparata dalle signore dell’Associazione, pane casereccio del giorno prima, pomodorini, cipolla rossa, olio, origano e il buon vino di Peppino amico del Parco di Lama Balice.