Lama Balice, è importante ricordare, ha un'estensione di circa 500 ettari, quindi un "piccolo ma ricco" Parco naturale, dove hanno trovato dimora specie vegetali spontanee e animali, tipiche frequentazioni della macchia mediterranea, che identifica l'area protetta come una sorta di bacino di riproduzione ecosostenibile. Quindi a forte valenza naturalistica con una biodiversità specifica e caratterizzante. L'area si estende dalla Foce di Fesca fino a Bitonto, seguendo un percorso di circa 60 km, e non è assolutamente naturale suddividere il territorio in Aree Strategiche Settoriali, tuttalpiù solo quella zona a forte impatto industriale in cui sono presenti delle cave dismesse, interessate recentemente da rilevamenti paleolitici, che potrebbero essere caratterizzate da un indirizzo specificatamente turistico.
Alcune immagini qui riportate di gente e biodiversità confermano che la lama Balice è un osservatorio a cielo aperto da studiare, che viene studiato con dovizia di approfondimenti.
Altri interventi infrastrutturali andrebbero a modificare l'aspetto geomorfologico dell'intera area, già debilitato dalle numerose lottizzazioni.
Auspico un indirizzo più naturalistico e sociale: il primo per la salvaguardia della biodiversità con la collaborazione dei contadini, la seconda con il coinvolgimento delle scuole per la progettazione di percorsi didattici di educazione ambientale .
Non ha senso stravolgere quello che la Natura per milioni di anni ha conservato servendocelo, poi, su "un vassoio d'argento".
La bellezza non ha bisogno di trucchi!!
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