Il ruolo dell'assemblea del Parco è determinante per la salvaguardia dell'habitat e con gli attuali gestori dell'area della cava dovrebbe instaurare quel dialogo necessario a tutelare la biodiversità. Il continuo monitoraggio dell'area protetta di Lama Balice soprattutto dopo la piena del 16 giugno scorso, è d'obbligo per conoscere cosa è stato modificato e osservare il passaggio dei migratori e la trasformazione dei girini in rane e rospi smeraldino. Dopo l'inondazione in cava si è stabilizzata la presenza dell'acqua con il vantaggio che nella fase di migrazione si possono osservare uccelli come l'airone cinerino, il piro piro culbianco, il pantana, la moretta tabaccata, la gallinella d'acqua, il cavaliere di'italia (già avvistato a giugno 2012).
Tutto quello che è stato fatto in questi utlimi anni sarebbe vano e inutile se ora non si regolamenta l'attività nel Parco come indicano gli artt. 2 e 3 della L.R. n. 15/2007.
L'acqua potrebbe restare laddove ora si è naturalmente sistemata con piccoli interventi idraulici autorizzati.
La nostra rete confida in una conferenza di servizi durante la quale stabilire la tempistica, le responsabilità, gli interventi.
Noi il nostro compito l'abbiamo assolto. Ora tocca alle Autorità.
Questi siti così rilevanti per la nidificazione, la sosta e lo svernamento dei migratori costituiscono le aree comprese nella Rete Natura 2000: un complesso di ambienti preziosi per la conservazione dei migratori e meritevoli di azioni concertate di protezione e gestione oculata da parte dei Governi e dei cittadini europei. In relazione a reti di monitoraggio ornitologico realizzate nel territorio della Comunità da Organizzazioni Non Governative (ONG), la Direttiva Uccelli riconosce liste di specie meritevoli di livelli diversi di protezione, in base alle loro situazioni demografiche. Specie di particolare rilevanza, inserite nell’Allegato I della Direttiva, meritano azioni immediate e concertate di conservazione e gestione che vengono in genere definite in base a Piani d’Azione redatti su scala comunitaria, i quali vedono poi livelli locali di realizzazione nei diversi Stati Membri.
- Convenzione di Berna. Convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e l’ambiente naturale in Europa del 19/9/1979, recepita in Italia con Legge di ratifica, del 5/8/1981, n. 503; legge collegata L. 157/92. Emendamenti agli allegati I, II e III della Convenzione, approvati dal Comitato Permanente il 5/12/1997, entrati in vigore in Italia il 6/3/1998.
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