giovedì 29 marzo 2012

Peppino Saracino: "io non faccio altro che far emergere ciò che è già lì, nella pietra o nel legno"


Video realizzato da Pietro Giulio Pantaleo

Peppino Saracino vive e lavora, artisticamente parlando, a Palese una ridente località a metà tra il Mar Adriatico e il Parco di Lama Balice. Nel mezzo, purtroppo, una strada ferrata con i suoi numerosi passaggi a livello, che portano la vita dei cittadini ai limiti della pazienza: spesso una vita si spezza e il dolore è grande. Anche questi episodi condizionano l'attività scultorea di Peppino ed i suoi manufatti richiamano momenti di vita semplice, serena, turbolenta, esuberante, spirituale.  Nel 2000 partecipa al suo primo Happening in Largo Titolo a Palese con una installazione abbastanza inusuale ma incisiva: una clessidra alta 200 cm e larga 120 cm con damigiane da 50 litri, perfettamente funzionante. Le sue opere piacciono per originalità e per la dovizia di particolari soprattutto nelle sue Macchine. Al plurale perchè poi ce ne saranno delle altre.
Fino ad oggi ha spaziato per la Puglia, a sud e a nord. Nel 2005 a Tricase, nel Capo di Leuca, le sculture vengono donate a Carlo Rambaldi e Joaquim de Almeira. E nel 2011 a Vico del Gargano le sue orchidee premiano personaggi del calibro di Sebastiano Somma, Cheril Porter, Meluzzi, Tosca, Alessandro Haber.









foto di Pietro Giulio Pantaleo


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