lunedì 2 aprile 2012

Finalmente Parco Naturale Regionale di Lama Balice: ma il Comune di Bari lo voleva Parco Attrezzato




(foto di Pietro Giulio Pantaleo)

Il Parco di Lama Balice viene riconosciuto dalla Regione Puglia con la L.R. n. 15 del 2007 con l'istituzione di un Ente Parco composto dai Comuni di Bari e Bitonto e dalla Provincia di Bari. Però in passato il Comune di Bari e la Regione Puglia furono i promotori di leggi per il riconoscimento dell'area sotto la competenza del solo Comune che ne vuole fare con L.R. n.21 del 24/03/1980 un "Parco Naturale Attrezzato della città di Bari" e con la DPGR 14/07/1992 n. 352 un "Parco Naturale in località Lama Balice". 
Con un accordo sottoscritto in agosto 2008 stabiliscono che il comune capofila dovrà essere quello di Bari. Attualmente il sindaco di Bari ha nominato l'assessore all'Ambiente nella persona della prof. Maria Maugeri che di fatto ha la delega a rappresentare Bari nell'Ente. La prof. Maugeri ha a cuore tra le tante attività la vitalità del Parco e sostiene numerose iniziative proposte dalle associazioni. Il Centro d'Arte 89 fin dagli inizi del 2000 ha contribuito alla valorizzazione dell'area del Parco e nel 2009 ne promuove le biodiversità e assume tra le proprie priorità associative la tutela e la salvaguardia del territorio, soprattutto quello che si estende dalla chiesa rupestre L'Annunziata verso lo sbocco a mare nella circoscrizione di Fesca, ideando e organizzando l'evento naturalistico "Naturalmente suoni, colori, sapori nel Parco di Lama Balice" ricevendo il Patrocinio dei tre enti in tutte le tre edizioni, 2009, 2010 e 2011. L'associazione nell'edizione 2010 si è dotata di uno slogan "IO STO CON IL PARCO" per sottolineare il vincolo di fedeltà nei confronti del paesaggio. La storia di quel territorio ha origini molto antiche e l'area del Parco ha una estensione di circa 400 ettari, solo una parte del territorio attraversato dal torrente Tiflis e identificato in Lama Balice rientra nei confini delineati dalla legge regionale. Il Prof. Varricchio ne ha abbondantemente parlato nella sua pubblicazione "L'antica masseria Caggiano nel Parco Naturale di Lama Balice" (qui di seguito viene riportata una intervista)


Nell'area ricadono masserie, titoli conciari edificati intorno al 1585 per delimitare i terreni di proprietà del principe Acquaviva d'Aragona, ipogei, la Minucia Traiana strada che collegava Roma a Brindisi, percorsa da pellegrini ma anche dai Crociati verso la Terra Santa. Lungo questa fenditura nel terreno denominata Lama, dalle interpretazioni più disparate di cui sono ricche varie pubblicazioni, da Ruvo di Puglia, Bitonto, Modugno, Bari si incontrano, passeggiandovi variegate specie vegetali e animali, che identificano il territorio tra i più ricchi e suggestivi della Puglia. La Lama Balice è la più estesa e lunga, ed è una delle 9 che attraversano la provincia in prossimità dei confini comunali della città di Bari. L'estensione del Parco e la difficoltà di monitorarla la rende indifesa agli attacchi di vandali che riversano nelle campagne di tutto, da tegole in eternit a schermi televisivi, fotocopiatori, pneumatici, carcasse di auto, materassi, mobili, materiali inerti di cantieri edili, acque putride di fogna, devastando l'habitat in alcuni casi in modo irreversibile. Senza contare i numerosi incendi di origine dolosa in circa 4 anni. A pochi km dall'antica Villa Framarino sono stati costruiti dei palazzi e un moderno Centro congressi con annesso albergo. Almeno questi sono stati coinvolti in un intervento di riqualificazione del Parco e con la sottoscrizione di un APQ stanno recuperando i muretti a secco, trulli degradati oltre a realizzare un percorso transennato con staccionate in legno per camminamenti a piedi, bicicletta e a cavallo. In più in alcune zone sono state piantate specie arboree di ulivo, carrubo, roverella, fragno e arbusti e si sta realizzando un impianto di irrigazione. Tutt'intorno all'area sono aperti grandi cantieri per il tracciato della metropolitana, in parte interrata e in parte fuori terra. La presenza dell'aereoporto è certamente una minaccia per le comunità di Palese, Santo Spirito e San Paolo e si spera a presto in un intervento di messa in sicurezza di tutta l'area. In queste immagini ci si può rendere conto di quanto sia suggestivo l'ambiente ma anche di quanto irriverente sia la mano dell'uomo.

        


               
     
 




foto di Pietro Giulio Pantaleo
   

  

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